Ma sti contanti li usiamo ancora? 💸
BREEZE #18 - Ambrosetti (The European House) ha pubblicato il suo report sull'uso del contante in Italia - Parliamo di Tony’s chocolonely e del suo concetto di sostenibilità.
Ciao, sono Alberto Sanino e questa è Breeze, la newsletter del sabato con cui cerco di mettere in ordine la mia mente e con la quale aspiro a portare una ventata d’aria fresca anche alla tua quotidianità.
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Questo il mio tempo alla Maratona di Milano. Un giorno che ricorderò per sempre, una cascata di emozioni pazzesca, culmine di un viaggio fantastico.
Grazie a tutte le persone che ho incontrato durante il percorso. Siete state la mia forza.
Ed è solo l’inizio🤞🏻
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🗞️ FOCUS
Ma sti contanti li usiamo ancora? 💸
Il tema dei contanti é da anni al centro del dibattito pubblico italiano. Da tempo discutiamo su temi come il tetto massimo al contante e la correlazione tra economia sommersa e pagamenti in contanti.
Per risolvere alcune delle nostre curiosità su questo tema ci viene in aiuto il report “Verso un’Italia Cashless”, uscito settimana scorsa, e redatto da The European House - Ambrosetti, istituto d’eccellenza italiano che nel 2015 ha istituito la Community Cashless society, una piattaforma di confronto costruttivo e permanente sul tema dei pagamenti elettronici a 360°, che coinvolge decine di attori di riferimento e che si pone come obiettivo anche quello di fare ordine sulla situazione italiana.
In generale Il volume dei pagamenti digitali, o cashless, è salito sino a €450 miliardi nel 2023 (+12,5% rispetto al 2022), arrivando a rappresentare più del 40% dell'intero valore dei consumi nel paese.
Per quanto mi riguarda, da qualche anno ormai (e soprattutto dopo il trasferimento a Milano) i contanti li ho praticamente eliminati dalla mia quotidianità. La comodità di non avere “pezzi di carta” con sé è impagabile e bisogna ammettere che i limiti ai pagamenti digitali, anche quelli di piccole dimensioni, stanno scomparendo.
Inoltre, io sono originario della provincia di Cuneo ed è da quando avevo 18 anni che assisto a quello che mi piace chiamare “Effetto Satispay”. La startup che oramai vale più di un miliardo è infatti nata a Cuneo e le zone limitrofe sono state naturalmente il loro primo bacino di espansione. Il risultato è che nel cuneese tutti usano Satispay per qualsiasi pagamento e anche mia nonna di quasi 80 anni va dal fruttivendolo e paga digitalmente scannerizzando un qr-code.
Ho passato quindi gli ultimi anni ad ammirare tutto quello che Satispay ha costruito e pensare che questa piattaforma possa avere un ruolo cruciale nella transizione del nostro paese, e non solo, mi fa sentire orgoglioso, come se in qualche modo anche la quotidianità e la routine della provincia di Cuneo abbia giocato un ruolo fondamentale per una parte del progresso.
Ma ora non divaghiamo e vediamo che dice il report…
Se hai poco tempo ⏱️
L'Italia resta tra le trenta economie con più alta incidenza del contante, rimanendo stabile al 28° posto su 144 Paesi.
L’Italia è 21° in Unione Europea per stato di avanzamento della Cashless Society,
La velocità con cui ci stiamo muovendo verso un’obiettivo comune europeo è però raddoppiata nell’ultimo anno
L’obiettivo da raggiungere è 422 transazioni digitali pro-capite all’anno.
L’economia “non osservata” in Itallia é pari a 192 miliardi, pari al 10,5% del PIL del Paese.
I vantaggi dei pagamenti digitali spaziano dall’efficenza alla sicurezza, fino ad arrivare anche alla sostenibilità ambientale.
Ma quali sono i punti chiave del report? 📊
The European House - Ambrosetti ne individua 10, qui il link per reggere il report e vederli tutti. Qui di seguito invece trovi un riassunto dei primi:
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Il risultato principale diciamo che non è dei migliori: l’Italia infatti si conferma uno dei Paesi più dipendenti dal contante al mondo. Nel Cash Intensity Index 2024 l'Italia resta tra le trenta economie con più alta incidenza del contante, rimanendo stabile al 28° posto su 144 Paesi. L’indice, che misura la “dipendenza dal contante”, ha visto una diminuzione generale dei valori e il dato medio è passato dal 13.4% del 2023 al al 10.7% del 2024.
Secondo il report, questo è riconducibile principalmente a:
Crescita generale dell’economia mondiale
Politica monetaria restrittiva adottata nel corso dell’anno dalle maggiori banche centrali (e quindi inflazione che diminuisce)
Se volete scoprire perchè il Brasile è così verde leggete la newsletter di settimana scorsa 😉
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L’Italia, nel Cashless society index, guadagna 4 posizioni ed è oggi 21° in Unione Europea per stato di avanzamento della Cashless Society, il posizionamento più alto dall'inizio del monitoraggio dell'Indice (2016). Utile sottolineare anche che il gap tra l’Italia e la cima della classifica, dove si sono stabiliti i paesi scandinavi e del nord Europa, sia sta riducendo, confermando il trend positivo degli ultimi anni. La velocità relativa della transizione è raddoppiata solo nell’ultimo anno. L’obiettivo da raggiungere è 422 transazioni digitali pro-capite all’anno.
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Anche nel 2021 restano gravi evidenze in Italia in termini di economia non osservata, che comprende quella sommersa e illegale, (pari a 192 miliardi di Euro) e di VAT gap (14,6 miliardi di Euro, il 24,1% del totale europeo). Secondo le stime il peso dell'economia non osservata sul PIL si conferma pari al 10,5% del PIL del Paese.
A sua volta, l'economia non osservata ha implicazioni sul "VAT gap", ovvero la differenza tra il valore di IVA attesa per lo Stato e l'IVA effettivamente riscossa.
Secondo gli ultimi dati disponibili anche quest’anno l’italia detiene il primato negativo in Europa.
In aggiunta a questo, così come riassume la newsletter del Punto Economico, i pagamenti digitali offrono in realtà anche importanti vantaggi come:
🌳 Sostenibilità ambientale: emettono il 21% in meno di CO2 rispetto ai pagamenti in contanti (che generano indirettamente CO2 attraverso la produzione e il trasporto delle banconote)
🏎️ Velocità: permettono un risparmio medio per transazione di 25 secondi
💳 Efficienza: i costi di gestione del contante sono pari all’1% del valore di ogni singola transazione
🔫 Sicurezza: non si corre il rischio di essere derubati o truffati con banconote false
🇮🇹 Cosa abbiamo fatto in Italia?
Alla base della nostra transizione c’è sicuramente il “Piano Cashless”, costituito da un insieme di misure che si propongono di stimolare organicamente la crescita dei pagamenti elettronici e digitali.
In particolare, le azioni inizialmente comprese nel Piano erano:
Il lancio della "Lotteria degli scontrini" che vi ricorderete da febbraio 2021
La riduzione del limite all'uso del contante a 2.000 Euro (da luglio 2020) e a 1.000 Euro (da gennaio 2022), poi riportato a 5.000 a partire dal 2023 🤨
L'innalzamento dell'importo giornaliero dei buoni pasto elettronici da 7 a 8 Euro;
La previsione di un "Cashback" per acquisti fatti con carte di pagamento entrato in vigore a dicembre 2020 e rimasto attivo fino a giugno 2021
….
Tra le proposte di quest’anno della Community Cashless society, presenti nel report, mi sento di ricondividere le seguenti:
L’introduzione di un Cashback «selettivo» sui settori a più alta evasione;
L’obbligo di inclusione dei terminali per pagamenti digitali nei bandi di gara dedicati alla mobilità urbana e prevedere incentivi per chi utilizza pagamenti
cashless nel trasporto pubblico locale e nella sosta.
Fare leva sulla sostenibilità per promuovere i pagamenti cashless;
riportare il limite di utilizzo del contante a 1.000 Euro come misura antiriciclaggio.
E tu che ne pensi? Scrivimi un commento
🤩 IL CANTASTORIE
Il cioccolato sostenibile 🍫
Questa forse non la conosci 🧐
Oggi ti parlo di Tony's Chocolonely, un'azienda olandese di cioccolato che si impegna per la sostenibilità e l'equità nel settore del cacao. Sono noti per il loro impegno nel combattere il lavoro minorile e la schiavitù nel settore del cacao, promuovendo trasparenza e condizioni di lavoro dignitose lungo la catena di approvvigionamento.
Inoltre, Tony's Chocolonely si impegna per pratiche agricole sostenibili e per garantire un prezzo equo ai coltivatori di cacao.
Recentemente hanno attirato l’attenzione del pubblico grazie ad una campagna in cui si vedevano i loro packaging ridisegnati ironicamente copiando i design dei brand più famosi di cioccolato (proprio quelli che Tony’s accusa di pratiche insostenibilii).
Qui una foto della campagna ⬇️ Li riconoscete tutti?
Tra i design iniziali c’era anche quello che riprendeva l’iconica barretta Milka, azienda che però non l’ha presa troppo bene e ha ben deciso di mobilitare gli avvocati per fare causa a Tony’s.
P.S.: Vi ricordo che milka tiene così tanto al suo brand che ha messo il copyright anche sul suo iconico colore viola.
Alle accuse Tony’s Chocolonely ha risposto così:
Lascio a voi giudicare
Inoltre, se fai parte di un’azienda puoi richiedere dei campioni gratuiti di prova del loro cioccolato 🍫
🥖 PANE QUOTIDIANO
Qui puoi trovare 10 link a contenuti interessanti che mi sono capitati sotto gli occhi questa settimana✌🏻:
Un momento di buio negli Stati Uniti ➡️ Link
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Secondo un’inchiesta di Earthsight, alcuni dei più grandi marchi di moda al mondo utilizzano cotone coltivato in Brasile su terreni ottenuti in maniera illecita, attraverso deforestazioni illegali e violando i diritti umani. Tra questi ci sono Zara e H&M ➡️ Link
Ci sono troppi libri ➡️ Link
L’AI Pin di Humane è disponibile ➡️ Link
La società madre di TikTok, ByteDance, ha visto un aumento del 60% dei ricavi nel 2023 ➡️ Link
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Scrivetemi se sapete di eventi a tema innovazione e tecnologia su Milano😉
E come sempre,
Buon Vento 🌊
Albi